Protagonista riconosciuto dell’Arte Povera e dell’Arte Concettuale degli anni sessanta e settanta del Novecento, Alighiero Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994) ha saputo anticipare temi cardine dell’arte contemporanea internazionale, come quelli dell’identità, del nomadismo culturale, della globalizzazione e il valore di realtà che l’elemento autobiografico possiede. Per questo motivo, in connessione con la mostra Alighiero e Boetti, raddoppiare dimezzando, concepita da Marco Tirelli e Caterina Boetti presso l’Accademia Nazionale di San Luca, la Fondazione Alighiero e Boetti ha organizzato un convegno teso ad approfondire l’eredità intellettuale del maestro racchiusa, in particolare, nella grande Opera Postale (De Bouche à Oreille) del 1993: vera e propria opera-testamento indagata da Angela Vettese nel catalogo della mostra. A tal fine, sono stati invitati artisti di diverse generazioni, che sulla lezione di Alighiero Boetti hanno riflettuto direttamente o indirettamente all’interno della propria personale ricerca, a partire da Marco Tirelli, Stefano Arienti e Alberto Di Fabio, che con Boetti hanno condiviso una parte della propria biografia. Il rapporto con i giovani e con i giovanissimi, il vivo interesse per le loro idee e sperimentazioni hanno sempre caratterizzato la vita dell’artista. L’incontro con ‘altro diverso da sé’ era, infatti, per Boetti un’occasione preziosa di confronto e una risorsa, per meglio comprendere il reale o per vederlo con una differente focalità.

Protagonista riconosciuto dell’Arte Povera e dell’Arte Concettuale degli anni sessanta e settanta del Novecento, Alighiero Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994) ha saputo anticipare temi cardine dell’arte contemporanea internazionale, come quelli dell’identità, del nomadismo culturale, della globalizzazione e il valore di realtà che l’elemento autobiografico possiede. Per questo motivo, in connessione con la mostra Alighiero e Boetti, raddoppiare dimezzando, concepita da Marco Tirelli e Caterina Boetti presso l’Accademia Nazionale di San Luca, la Fondazione Alighiero e Boetti ha organizzato un convegno teso ad approfondire l’eredità intellettuale del maestro racchiusa, in particolare, nella grande Opera Postale (De Bouche à Oreille) del 1993: vera e propria opera-testamento indagata da Angela Vettese nel catalogo della mostra. A tal fine, sono stati invitati artisti di diverse generazioni, che sulla lezione di Alighiero Boetti hanno riflettuto direttamente o indirettamente all’interno della propria personale ricerca, a partire da Marco Tirelli, Stefano Arienti e Alberto Di Fabio, che con Boetti hanno condiviso una parte della propria biografia. Il rapporto con i giovani e con i giovanissimi, il vivo interesse per le loro idee e sperimentazioni hanno sempre caratterizzato la vita dell’artista. L’incontro con ‘altro diverso da sé’ era, infatti, per Boetti un’occasione preziosa di confronto e una risorsa, per meglio comprendere il reale o per vederlo con una differente focalità.

Il convegno sarà anche l’occasione per presentare ed esporre per la prima al pubblico la cartella Alighiero e Boetti, fotografie 1968/1978, composta da sedici scatti di Paolo Mussat Sartor, fotografo che, analogamente a Giorgio Colombo,  vanta una lunga collaborazione con l’artista, avendo condiviso con lui progetti artistici e avendo documentato il passaggio dagli esordi torinesi al trasferimento a Roma. Il portfolio, prodotto dalla Fondazione Alighiero e Boetti in edizione limitata, raccoglie fotografie inedite e fotografie diventate iconiche, legate a opere seminali come Strumento musicale e Manifesto.

Intervengono (in ordine alfabetico): Andrea Aquilanti (artista), Stefano Arienti (artista), Caterina e Giordano Boetti (Fondazione Alighiero e Boetti), Alberto Di Fabio (artista), Gaia Ceriana Franchetti (regista), Franco Losvizzero (artista), Andrea Mastrovito (artista), Paolo Mussat Sartor (fotografo), Marco Tirelli (artista), Angela Vettese (critica d’arte).

Coordina: Francesca Franco (docente di Storia dell’Arte e della Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e responsabile attività della Fondazione Alighiero e Boetti).

Programma del convegno

14.00-14.15
Caterina e Giordano Boetti, Presidente e Vice-presidente della Fondazione Alighiero e Boetti
Saluti istituzionali e Introduzione

14.15-14.40
Paolo Mussat Sartor, fotografo
Presentazione del portfolio Alighiero e Boetti, fotografie 1968/1978

14.40-15.10
Angela Vettese, docente di Arte Contemporanea e responsabile dell’area dottorale in Arti Visive, Performative e Moda, Università IUAV, Venezia
Opera Postale (De Bouche à Oreille) (1993)

 15.10-15.30
Stefano Arienti, artista
La sfida dell’arte alla produzione di massa 

15.30-15.50
Alberto Di Fabio, artista
Le infinite possibilità di esistere

15.50-16.10
Coffee Break

L’entrata al convegno è libera
Per prenotazione o ulteriori informazioni
+ 39 324 6049302

16.10-16.30
Andrea Aquilanti, artista e docente di Pittura, RUFA Rome University of Fine Art, Roma e Accademia di Belle Arti, L’Aquila
Dove nasce la fantasia?

16.30-16.50
Andrea Mastrovito, artista e direttore artistico di The Drawing Hall 
Quasi tutto 

16.50-17.10
Franco Losvizzero, artista
Il bambino è un ricercatore nato 

17.10-17.30
Gaia Ceriana Franchetti, regista
Il progetto pilota della Scuola Primaria Statale Leopoldo Franchetti (1991-1996) e proiezione di un estratto del documentario Ora che non siamo più bambini

17.30-17.50
Interventi e domande dal pubblico 

17.50-18.00 – 19.00
Marco Tirelli, artista e curatore della mostra Alighiero e Boetti, raddoppiare dimezzando
Visita alla mostra presso l’Accademia Nazionale di San Luca

ALIGHIERO E BOETTI FOTOGRAFIE DI PAOLO MUSSAT SARTOR

Questa cartella edita dalla Fondazione Alighiero e Boetti contiene 16 + 1 fotografie di Paolo Mussat Sartor stampate dall’autore su carta baritata ai sali d’argento ed è accompaganta da un testo dello stesso autore e da un testo di Caterina Raganelli Boetti.

Le fotografie dalla numero 1 alla numero 15 sono siglate e numerate e la numero 16 è stata firmata per esteso da Paolo Mussat Sartor.

L’edizione comprende 16 cartelle: 11 esemplari numerati da 1/11 a 11/11 e 5 prove d’artista.

Per informazioni contattare: giordanoboettieditions@gmail.com